ISBN 978-88-903592-0-0 Scheda dell'autore
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Fatica, dolore, povertà, miseria, abusi e soprusi hanno caratterizzato la vita dei lavoratori della terra, servi della gleba, schiavi e contadini, lungo il corso della storia sino alla metà del secolo appena trascorso.
L’autore ripercorre duemila anni di storia occidentale alla ricostruzione di tutte quelle vicende politiche ed economiche che nei secoli hanno determinato il disumano trattamento perpetrato nei confronti dei maggiori artefici dell’economia della società, i produttori agricoli costretti a subire vessazioni psicologiche, morali e fisiche da parte di governanti e potenti, legittimati da spietata cupidigia.
Un libro di riflessione che, alla luce di un esame storico ed economico, chiama in causa filosofia e religione, giungendo ad un’accusa profonda per un sistema sociale capace di generare e tollerare ingiustizia e crudeltà.
Il saggio, con linguaggio accessibile e privo di toni didascalici, tratteggia un valido ed esauriente affresco delle condizioni di vita dei lavoratori della terra, proponendo un tema ancora vivo nella memoria della nostra società, prevalentemente contadina sino a pochi decenni orsono, non tralasciando di ricostruire i duri momenti di presa di coscienza sociale della categoria e delle sue lotte contro il malgoverno ed in favore di più eque riforme sociali ed economiche, partendo dalla Rivoluzione Francese, passando per il fenomeno degenerativo del brigantaggio, sino a giungere alla legge stralcio della riforma agraria.